Il Fotografo è morto. La Fotografia no.
date » 17-04-2020
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Al mondo esistono ancora tante persone che pensano di fare i "fotografi". Di essere "fotografi". Il fotografo non esiste più, da un paio di decenni almeno. Sono quelli che si lamentano dei dilettanti che gli "rubano il lavoro", del fatto che oggi la fotografia è alla portata di tutti, che coi cellulari si fanno foto quasi belle come quelle scattate con la reflex. Già, la reflex, altro strumento obsoleto, superato ormai dall'iPhone e dalle fotocamere mirrorless, senza specchio e pentaprisma e quindi più piccole, leggere ed efficienti. Per non parlare poi del fatto che le mirrorless consentono ai progettisti di ottiche di disegnare lenti "telecentriche" e dunque migliori qualitativamente. Ma questo è un altro discorso. Torniamo ai fotografi, specie in via di estinzione visto che tutti ormai fotografiamo tutto.
Appunto, se tutti fotografano tutto, cosa differenzia colui che fotografa di tutto e si diverte da chi fotografa soprattutto pochi soggetti e lo fa conto terzi, per soldi, per altri? La specializzazione.
La sacrosanta specializzazione è la chiave della fotografia odierna. Un tempo la "specializzazione" era essere "il fotografo", che nella "camera oscura" faceva accadere il miracolo. Oggi chiunque può fare ciò, al computer, ma anche su un tablet o un cellulare, e addirittura i cellulari già hanno la funzione che migliora le immagini, le raddrizza , ecc.
La Specializzazione! Io non mi ritengo un fotografo, bensì un professionista che aiuta i clienti a fare risaltare le proprie case al fine di venderle o affittarle al meglio. Quindi sono un esperto di case, arredamento, home staging, luci, e di come tutto ciò può concretizzarsi in una serie di immagini accattivanti del soggetto. Sono un grande appassionato di basket, sport che seguo da 50 anni e che ho praticato da giovane. Conosco tutti gli aspetti del gioco e mediante le foto riesco a valorizzare l'agonismo, i giocatori, il pathos, e l'appassionato, ma non solo lui, apprezza le foto realizzate da chi conosce il basket ancora prima della fotografia.
Se mi chiedete di fare bene foto di, cheese, una gara di ippica o un matrimonio, probabilmente porterò a casa qualche bella immagine, ma molto meglio di me saprà fare l'appassionato di ippica o l'amico degli sposi.
Al giorno d'oggi, a mio parere, conta più la conoscenza di ciò che si fotografa rispetto alla conoscenza della fotografia o all'attrezzo che si usa. Di conseguenza, credersi "fotografo" solo perchè hai la reflex e scatti di tutto è fuorviante: o sei esperto nel "marketing visivo e nella comunicazione" di uno specifico settore, o con la fotografia e basta potrai al massimo riempirti la pagina su Facebook o Instagram.




